Празднование в Венеции. Уроки Итальянской культуры. Карнавал 1 Печать
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Автор: Марина Петтернелла   
08.06.2011 05:46

Марина Петтернелла из Венеции ( у нее культурный центр и галерея как у Виторгана)

La peste del 1575, che aveva colpito con estrema violenza tutta l’Italia, non aveva lasciato immune la città di Venezia che era già stata colpita nel corso dei  secoli da altre epidemie, dovute ai frequenti rapporti con l’Oriente. In quegli anni morirono quasi cinquantamila persone, così il Doge Alvise Mocenigo fece solenne voto di innalzare alla Giudecca, una delle isole di Venezia, un tempio al Redentore, affinchè un intervento divino facesse terminare la pestilenza.

redentoreIl 13 luglio del 1577 la peste fu dichiarata debellata e da allora Venezia festeggia la liberazione dal morbo con una celebrazione religiosa ed una festa popolare, tutti gli anni, la terza domenica di Luglio.

Nei giorni del Redentore viene costruito un ponte di barche che attraversa il canale della Giudecca e unisce la basilica con la riva opposta . Questo ponte consente ai veneziani e ai molti turisti di accedere a piedi alla chiesa dove potranno assistere alle funzioni religiose. La più importante è la messa solenne della domenica celebrata dal Patriarca di Venezia.

Ma la festa, certamente la più sentita dai veneziani, inizia il sabato precedente. Si addobbano le rive e le barche con lampioncini colorati, festoni e luminarie. Prima del tramonto le imbarcazioni cominciano ad affluire nel canale della Giudecca e nel bacino di San Marco.  Tra canti, balli e piatti tipici si attende l’inizio dei fuochi d’artificio.

 

Il piatto tipico di questa notte meravigliosa sono  le “sardee in saor”.  Sardine fritte composte in strati  con le cipolle, l’uvetta e i pinoli.

Alle ventitre e trenta inizia lo spettacolo  pirotecnico sull’acqua che dura fino a dopo la mezzanotte. I giochi di luce creati dai fuochi sulle acque della laguna sono un incantesimo di colori.

E poi la tradizione continua. Tutte le barche si avviano verso il Lido, altra isola di Venezia, per vedere il sorgere del sole.

La vigilia del Redentore è definita una “notte magica” e lo è veramente per  tutti gli abitanti di Venezia e per le migliaia di stranieri che in questa notte diventano anche loro veneziani.